Dici "Egitto" e la mente subito corre alle piramidi. E a ragione: la più grande delle tre maggiormente note, la
piramide di Cheope, è la più antica delle
sette meraviglie del mondo ed è anche l'unica ancora esistente. Se si pensa che la lista delle sette meraviglie è stata stilata attorno al III sec. a. C. e che da allora sono trascorsi oltre due millenni non stupisce che questo tesoro dell'architettura faccia ancora parlare il mondo intero.
Insieme a lei, nella piana di Giza, si trovano le
piramidi di Chefren, di
Micerino e diverse piramidi satellite più piccole, dette "delle regine".
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La piramide di Saqqara |
Forse non tutti sanno, però, che la storia delle piramidi è iniziata molti anni prima della costruzione di questi imponenti edifici funerari e che, nel corso delle diverse dinastie, gli architetti ed i costruttori fecero diversi tentativi prima di raggiungere l'imponente perfezione che ancora oggi stupisce il mondo.
Una delle prime "prove tecniche" di piramide fu la
piramide a gradoni di Saqqara, il cui architetto
Imhotep fu anche uno stimatissimo medico e poeta (un geniaccio insomma, una specie di Leonardo da Vinci del 2900 a. C. ), tanto da venire in seguito divinizzato.
La piramide di Saqqara sorge all'interno di un complesso funerario circondato da imponenti mura, altro prodigio dell'architettura del passato e, come le "sorelle" della piana di Giza, anche queste sepolture sono meta di numerosissimi visitatori che rendono il deserto poco... deserto e, anzi, piuttosto affollato.
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Autobus turistici alla base della grande piramide di Cheope |
Anche con i lati negativi che questo comporta, come l'abbandono dei rifiuti.
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Le imponenti mura che delimitano la necropoli di Saqqara |
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Un particolare delle mura di Saqqara, disseminate di rifiuti |
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La piana di Giza: decisamente poco... deserta |
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La sabbia del deserto che circonda le piramidi di Giza |
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