Diversi anni fa un gruppo di volenterosi amanti della tradizione decise di riportare in vita l'antico lazzaretto di Saronno, accanto alla minuscola chiesa dedicata a Sant'Antonio abate, per poter contribuire alla raccolta dei fondi necessari al restauro della chiesetta stessa e per far sì che la storia locale non andasse perduta per sempre.
La Festa di Sant'Antonio abate è diventata un appuntamento molto atteso ed amato dai saronnesi e dagli abitanti dei vicini comuni, che hanno così modo di rituffarsi nella storia grazie a ricostruzioni del diciannovesimo secolo; i bambini, poi, spesso presenti con intere scolaresche o accompagnati dai nonni e dai genitori, hanno modo di avvicinarsi agli animali della fattoria, con entusiasmo ed autentica gioia.
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Una classe in visita al borgo ricostruito |
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Statua di Sant'Antonio abate,
con l'immancabile amico porcellino |
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E un porcellino vero razzola fuori dalla chiesetta |
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Un volontario spiega ai bambini come si faceva il burro |
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Abbigliamento e attrezzi contadini del 1800 spiegati ai ragazzi |
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Il pony color del caramello si mette
in posa per una foto |
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Una coppia di asinelli si gode il sole |
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La mucca sorride all'obiettivo |
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Il coniglio si rilassa tra il fieno |
La Festa di Sant'Antonio, che nel 2015 si svolge nelle giornate di sabato 10, domenica 11 e lunedì 12 gennaio, culminerà come di consueto nel giorno in cui si celebra il Santo, il 17 gennaio.
Qui trovate il programma dettagliato ed altre interessanti informazioni.
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Il focolare era davvero il cuore della casa.
Attorno al fuoco c'era luce e calore. |
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La Sciura del prestinee (la signora del
forno). Il pane bianco era un lusso |
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Patate, cipolle, carote, rape... i prodotti della terra che
sfamavano intere famiglie |
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Mais, fagioli... Ortaggi, legumi e cereali erano alla base
dell'alimentazione contadina del XIX secolo |
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